circ. n.194

PEDICULOSI

Si comunica che è stato segnalato un caso di pediculosi del capo (pidocchi) in una classe della Scuola Primaria del plesso Alberghi; pertanto, si raccomanda di garantire un controllo accurato e periodico dei capelli, al fine di rintracciare in tempo l’eventuale presenza di parassiti e delle loro uova (lendini).

I prodotti che si trovano in farmacia non hanno un’azione preventiva per cui devono essere utilizzati solo nel caso di infestazione in atto.

In caso di dubbio si raccomanda di contattare il proprio medico curante.

Si ricorda che per evitare l’infestazione da pidocchi al capo (pediculosi) è necessario adottare alcuni semplici ma efficaci accorgimenti:

  1. non scambiare o prestare oggetti personali (pettini, sciarpe, cappelli, berretti, nastri per capelli, spazzole, ecc.);
  2. non ammucchiare i capi di vestiario;
  3. controllare i capelli almeno una volta la settimana e, nel caso di dubbio, consultare il medico curante;
  4. nel caso di infestazione di un componente della famiglia, controllare con attenzione la testa di tutti i famigliari.

Nel caso venga ritrovata un lendine (uovo) o un pidocchio, applicare con cura il trattamento seguendo scrupolosamente le indicazioni   del medico. Data la resistenza acquisita dai pidocchi verso i comuni trattamenti è opportuna la riammissione a scuola dopo l’asportazione dei lendini.

La circolare del Ministero della sanità n. 4 del 13 marzo 1998 prevede “restrizioni della frequenza di collettività fino all’avvio di idoneo trattamento di disinfestazione, certificato dal medico curante”.

Se si seguono scrupolosamente le indicazioni per eliminare i pidocchi, il bambino può tornare a scuola il giorno successivo al primo trattamento. Qualora il bambino non venga adeguatamente sottoposto a trattamento antiparassitario, dovrà essere disposto l’allontanamento dalla scuola, in modo da interrompere la catena di trasmissione e verrà richiesto un certificato medico di riammissione.

 

Si acclude alla presente il Protocollo per la prevenzione e la profilassi della pediculosi.

 

Pescia (PT), 09/04/2024

 

La Dirigente Scolastica

Prof.ssa Antonella Gesuele


 

PROTOCOLLO PER LA PREVENZIONE E LA PROFILASSI DELLA PEDICULOSI

La periodica diffusione della pediculosi del capo nelle comunità scolastiche e l’allarme che spesso ne consegue richiedono controlli e misure di prevenzione e cura coordinati tra la famiglia, la scuola ed eventualmente la ASL, pur nella consapevolezza che, alle nostre latitudini, il Pidocchio del capo (Pediculus Capitis) non è un vettore di malattie e che l’unico sintomo che può determinare è il prurito, dovuto ad una reazione locale all’insetto. 

 

COMPITI DELLA FAMIGLIA  

 

I genitori del bambino che frequenta la collettività scolastica, o qualunque situazione di comunità, hanno un ruolo fondamentale e insostituibile nella prevenzione, identificazione e trattamento della pediculosi. Le azioni in ambito familiare sono così riassumibili: 

  • educare i bambini, nei limiti del possibile ed in considerazione dell’età, ad evitare o ridurre i comportamenti a rischio: contatti prolungati tra le teste, scambio di oggetti personali (cappelli, sciarpe, pettini, ecc.);
  • identificare precocemente i casi mediante il controllo quotidiano o almeno settimanale della testa del bambino, anche se la scuola non ha segnalato casi ed anche in assenza del sintomo tipico (prurito);
  • procedere all’accertamento, anche presso il medico curante, in caso di sospetto segnalato dalla scuola ed eventualmente farsi rilasciare l’apposito certificato di avvenuto trattamento o procedere con autodichiarazione. 

 

In caso di riscontro positivo, anche da parte del medico di famiglia, procedere dunque all’effettuazione del trattamento, al controllo ed eventuale trattamento di tutti i conviventi e alla disinfestazione degli oggetti personali, secondo la procedura consigliata anche dai Servizi di Medicina Preventiva delle ASL: 

  1. Lavare i capelli con uno shampoo antiparassitario (seguendo le istruzioni riportate sulla confezione);
  2. Lasciare agire lo shampoo sui capelli per il tempo richiesto;
  3. Frizionare la testa con aceto diluito per sciogliere la sostanza con cui le lendini (uova) si attaccano ai capelli
  4. Pettinare con un pettine fitto;
  5. Staccare ad una ad una le lendini rimaste attaccate ai capelli;
  6. Controllare accuratamente che non vi siano altre lendini;
  7. Effettuare un’accurata ispezione dei capelli di tutti i familiari;
  8. Lavare gli indumenti personali e la biancheria che sia venuta a contatto con i parassiti con acqua calda (60°);
  9. Immergere spazzole e pettini usati per il trattamento in shampoo antiparassitario per almeno 10 minuti;
  10. Informare la scuola e i compagni di attività ricreative, per favorire il controllo e l’eventuale bonifica di altre infestazioni, evitando così, un’ulteriore occasione di contagio dopo un trattamento personale efficace.

Il trattamento va comunque ripetuto dopo una settimana. 

 

I genitori sono comunque invitati a controllare frequentemente e regolarmente il capo dei propri figli, per verificare che non vi siano pidocchi o lendini, in particolare dopo aver ricevuto la comunicazione di sospetta infestazione.  

In caso affermativo: 

  • devono informare il proprio medico curante o il pediatra per avviare il trattamento di disinfestazione; la ricerca va estesa a tutti i componenti della famiglia; 
  • devono informare gli insegnanti, che potranno vigilare per individuare eventuali altri casi e allertare i genitori di tutti gli alunni frequentanti la classe;

devono impegnarsi ad effettuare il trattamento prima di riportare a scuola il proprio figlio.

Documenti

CIRC. 194 PEDICULOSI

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