Per una progettazione didattica non frammentata
L’approccio globale al curricolo (CGA)
Il Modello di Scuola SZ mette l’accento sull’organizzazione dell’ambiente formativo, partendo dal presupposto che dall’allestimento del setting educativo dipendono sia il modello pedagogico-didattico che si intende proporre e adottare, sia il modello relazionale che sta alla base dei rapporti tra gli attori scolastici: gli elementi di diversa natura che intervengono a scuola si intrecciano gli uni negli altri, perché è l’esperienza scolastica nel suo complesso ad essere formativa ed è dunque necessario progettarla nella sua globalità, senza lasciare niente al caso.
Nella consapevolezza che si apprende più dall’ambiente, inteso anche come comunità, che dal singolo insegnante (Dewey, 1953), il contesto educativo è visto come un sistema complesso composto da una struttura materiale, l’hardware (spazi e architetture in genere, arredi, strumenti didattici, tecnologie), e da una struttura immateriale, il software (le relazioni, le competenze professionali dei docenti, ma anche quelle degli allievi, le Indicazioni nazionali e i piani formativi, i sistemi di valutazione, ecc.). Il collegamento reciproco di hardware e software, l’interconnessione di tempi, spazi, soggetti e oggetti, da cui scaturiscono le “azioni”, cioè le attività e le pratiche, diventano oggetto in SZ di ricerca cooperativa e continua progettazione.
Questa attenzione all’ambiente formativo è definita in SZ Approccio Globale al Curricolo (Global Curriculum Approach – GCA).
Il concetto di globalità è riferibile anche alla persona in quanto tale, per cui sono considerate, come artefici di apprendimento, tutte le dimensioni proprie dell’individuo (cognitiva, corporea, relazionale, affettiva, emotiva) e la qualità dell’esperienza che ogni singolo allievo riesce a vivere a scuola: un apprendimento significativo e profondo parte dall’esperienza e ad essa ritorna, è frutto dell’attenta considerazione di realtà astratta (gli aspetti simbolico-ricostruttivi), realtà diretta (il rapporto faccia a faccia con altri esseri umani ed il mondo), realtà virtuale (creata dai media elettronici). All’introduzione delle nuove tecnologie, si affianca sempre il recupero effettivo dell’aspetto corporeo e il contatto con il mondo inteso nella sua oggettualità; in altre parole, è dato rilievo alla tradizione simbolico-astratta (che richiama prima di tutto il leggere, scrivere, ascoltare e parlare), ma anche ai sistemi di comunicazione visuale che sollecitano l’immaginazione.
Per approfondire: https://www.senzazaino.it/
Senza Zaino Day – 19 maggio 2021