Obiettivo
- Promuovere la conoscenza, lo studio e la protezione delle orchidee spontanee.
- Far conoscere l’importanza della biodiversità e della conservazione di specie rare e minacciate è parte integrante dell’educazione dei ragazzi, affinché per primi possano adoperarsi per preservare la natura.
L'argomento
Il giardino dell’Istituto Comprensivo Andreotti di Pescia sede Valchiusa, nel 1795 faceva parte dell’area acquistata da un giovane studioso, Jean Charles Leonard Sismonde de Sismondi, dai molteplici interessi che spaziavano dall’economia, alla storia, alla letteratura, fino all’agricoltura e alla botanica. Nato a Ginevra nel 1773, l’eclettico Sismondi si trasferì a Pescia in un luogo a cui darà il nome di Valchiusa.
Nel suo libro incompiuto sulla flora di Pescia aveva già descritto la presenza di un’orchidea spontanea (all’epoca nota come Orchis morio L., ma oggi più correttamente inquadrata nel genere Anacamptis), insieme ad altre specie vegetali di una certa rilevanza come ellebori, anemoni e narcisi.
Non a caso la zona di Pescia è storicamente vocata alla coltivazione di piante ornamentali.
Una parte dell’area di studio del Sismondi, include l’attuale giardino della sede di Valchiusa dell’Istituto Comprensivo. Le insegnanti di scienze curano da alcuni anni una parte del giardino, seguono le fioriture delle piante spontanee più rilevanti, e vi seminano nuove specie a scopi didattici.
A seguito di questi piccoli interventi, negli ultimi quattro anni sono state scoperte alcune specie spontanee rare e protette che appartengono alla famiglia delle Orchidaceae, in particolare l’endemica Ophrys maritima Pacifico & Soca (presente con due esemplari) e Ophrys apifera Huds. (quest’anno presente con ben 13 esemplari). Lo straordinario ritrovamento ha offerto l’occasione per descrivere in classe questa particolare famiglia botanica. La famiglia delle orchidee, infatti, può essere considerata di particolare interesse ecologico, per l’elevata sensibilità alle alterazioni del suolo e la necessità di un particolare tipo di fungo per la germinazione. Poiché molte specie sono particolarmente rare e/o endemiche, l’intera famiglia è inclusa in liste di protezione a livello mondiale (CITES, Convenzione di Berna) e nelle liste rosse nazionali e internazionali.
Le loro caratteristiche ecologiche le rendono fortemente a rischio di scomparsa, per la perdita dei funghi simbionti (la simbiosi è una associazione tra fungo e orchidea che permette la mutua crescita) , a causa dall’alterazione chimico-fisica del terreno, per la scomparsa o rarefazione degli insetti impollinatori, a causa di pratiche agricole intensive e della degradazione degli habitat, e non meno importante, per la pressione esercitata da cinghiali ottenuti da incroci, introdotti a scopi venatori, che se ne nutrono fino ad estinguere intere popolazioni.
Far conoscere l’importanza della biodiversità e della conservazione di specie rare e minacciate è parte integrante dell’educazione dei ragazzi, affinché per primi possano adoperarsi per preservare la natura.
Le insegnanti di Scienze dell’Istituto Comprensivo Libero Andreotti
Attività
Le attività didattiche della scuola si sono concluse con la protezione delle piccole orchidee mediante reti e cartellini (vedi foto allegata) per evitare la raccolta e sensibilizzare i ragazzi a rispettare anche quello che per molti è “soltanto erba”. In futuro è auspicabile una collaborazione con il Comune di Pescia per una corretta programmazione degli sfalci e una gestione del verde che valorizzi le aree urbane in cui crescono spontaneamente le orchidee.
da admin