In relazione all’oggetto, si riportano di seguito le indicazioni da seguire per la gestione degli scenari più frequenti in
relazione alla eventuale comparsa di casi e focolai da COVID-19.
CASO 1. Nel caso in cui un alunno presenti un aumento della temperatura corporea al di sopra di 37,5°C o un sintomo compatibile1 con COVID-19, in ambito scolastico
− L’operatore scolastico che viene a conoscenza di un alunno sintomatico deve avvisare il referente scolastico
per COVID-19 anche per il tramite dei referenti di plesso.
− Il referente scolastico per COVID-19 o altro componente del personale scolastico deve telefonare
immediatamente ai genitori/tutore legale.
− Ospitare l’alunno in una stanza dedicata o in un’area di isolamento.
− Procedere alla rilevazione della temperatura corporea, da parte del personale scolastico individuato, mediante
l’uso di termometri che non prevedono il contatto.
− Il minore non deve essere lasciato da solo ma in compagnia di un adulto che preferibilmente non deve
presentare fattori di rischio per una forma severa di COVID-19 come, ad esempio, malattie croniche
preesistenti e che dovrà mantenere, ove possibile, il distanziamento fisico di almeno un metro e la mascherina
chirurgica fino a quando l’alunno non sarà affidato a un genitore/tutore legale.
− Far indossare una mascherina chirurgica all’alunno se ha un’età superiore ai 6 anni e se la tollera.
− Dovrà essere dotato di mascherina chirurgica chiunque entri in contatto con il caso sospetto, compresi i
genitori o i tutori legali che si recano in Istituto per condurlo presso la propria abitazione.
− Fare rispettare, in assenza di mascherina, l’etichetta respiratoria (tossire e starnutire direttamente su di un
fazzoletto di carta o nella piega del gomito). Questi fazzoletti dovranno essere riposti dallo stesso alunno, se
possibile, ponendoli dentro un sacchetto chiuso.
− Pulire e disinfettare le superfici della stanza o area di isolamento dopo che l’alunno sintomatico è tornato a
casa.
– I genitori DEVONO contattare il PLS2/MMG3 per la valutazione clinica (triage telefonico) del caso.
− Il PLS/MMG, in caso di sospetto COVID-19, richiede tempestivamente il test diagnostico e lo comunica al
DdP4.
− Il DdP provvede all’esecuzione del test diagnostico.
− Il DdP si attiva per l’approfondimento dell’indagine epidemiologica e le procedure conseguenti.
− Se il test è positivo, si notifica il caso e si avvia la ricerca dei contatti e le azioni di sanificazione straordinaria
della struttura scolastica nella sua parte interessata. Per il rientro in comunità bisognerà attendere la
guarigione clinica (cioè la totale assenza di sintomi). La conferma di avvenuta guarigione prevede
l’effettuazione di due tamponi a distanza di 24 ore l’uno dall’altro. Se entrambi i tamponi risulteranno negativi
la persona potrà definirsi guarita, altrimenti proseguirà l’isolamento. Il referente scolastico COVID-19 deve
fornire al DdP l’elenco dei compagni di classe nonché degli insegnanti del caso confermato che sono stati a
contatto nelle 48 ore precedenti l’insorgenza dei sintomi. I contatti stretti individuati dal DdP con le consuete
attività di contact tracing, saranno posti in quarantena per 14 giorni dalla data dell’ultimo contatto con il caso
confermato.
Il DdP deciderà la strategia più adatta circa eventuali screening al personale scolastico e agli alunni.
− Se il tampone naso-oro faringeo è negativo, in paziente sospetto per infezione da SARS-CoV-2, a giudizio del
pediatra o medico curante, si ripete il test a distanza di 2-3 gg. Il soggetto deve comunque restare a casa fino a guarigione clinica e a conferma negativa del secondo test. In caso di diagnosi di patologia diversa da COVID-19 (tampone negativo), il soggetto rimarrà a casa fino a guarigione clinica seguendo le indicazioni del PLS/MMG che redigerà una attestazione che l’alunno può rientrare a scuola poiché è stato seguito il percorso
diagnostico-terapeutico e di prevenzione per COVID-19 di cui sopra e come disposto da documenti nazionali e regionali.
Si richiama pertanto l’attenzione sulla necessità di distinguere, in orario scolastico, il caso di malore generico da quello sospetto caratterizzato dalla presenza di sintomi riconducibili a COVID-19. Nel primo caso, i docenti procederanno secondo le normali prassi pre-Covid. Diversamente i referenti Covid ovvero ogni operatore scolastico che venga a conoscenza di un sospetto caso COVID-19 seguiranno le indicazioni di cui al CASO 1.
CASO 2 – Nel caso in cui un alunno presenti un aumento della temperatura corporea al di sopra di 37,5°C o un sintomo compatibile con COVID-19, presso il proprio domicilio
− L’alunno deve restare a casa.
− I genitori devono informare il PLS/MMG.
− I genitori dello studente devono comunicare l’assenza scolastica per motivi di salute.
− Il PLS/MMG, in caso di sospetto COVID-19, richiede tempestivamente il test diagnostico e lo comunica al DdP.
− Il DdP provvede all’esecuzione del test diagnostico.
− Il DdP si attiva per l’approfondimento dell’indagine epidemiologica e le procedure conseguenti.
− Il DdP provvede ad eseguire il test diagnostico e si procede come indicato al paragrafo relativo al CASO 1.
CASO 3 – Nel caso in cui un operatore scolastico presenti un aumento della temperatura corporea al di sopra di 37,5°C o un sintomo compatibile con COVID-19, in ambito scolastico
Assicurarsi che l’operatore scolastico indossi, come già previsto, una mascherina chirurgica; invitare e ad
allontanarsi dalla struttura, rientrando al proprio domicilio e contattando il proprio MMG per la valutazione
clinica necessaria. Il Medico curante valuterà l’eventuale prescrizione del test diagnostico.
− Il MMG, in caso di sospetto COVID-19, richiede tempestivamente il test diagnostico e lo comunica al DdP.
− Il DdP provvede all’esecuzione del test diagnostico.
− Il DdP si attiva per l’approfondimento dell’indagine epidemiologica e le procedure conseguenti.
− Il DdP provvede all’esecuzione del test diagnostico e si procede come indicato al paragrafo relativo al CASO 1.
− In caso di diagnosi di patologia diversa da COVID-19, il MMG redigerà una attestazione che l’operatore può
rientrare a scuola poiché è stato seguito il percorso diagnostico-terapeutico e di prevenzione per COVID-19 di
cui al punto precedente e come disposto da documenti nazionali e regionali.
− Si sottolinea che gli operatori scolastici hanno una priorità nell’esecuzione dei test diagnostici.
CASO 4 – Nel caso in cui un operatore scolastico presenti un aumento della temperatura corporea al di sopra di 37.5°C o un sintomo compatibile con COVID-19, al proprio domicilio
− L’operatore deve restare a casa.
− L’operatore deve informare il MMG.
− L’operatore deve comunicare l’assenza dal lavoro per motivi di salute, con certificato medico.
− Il MMG, in caso di sospetto COVID-19, richiede tempestivamente il test diagnostico e lo comunica al DdP.
− Il DdP provvede all’esecuzione del test diagnostico.
− Il DdP si attiva per l’approfondimento dell’indagine epidemiologica e le procedure conseguenti.
− Il DdP provvede ad eseguire il test diagnostico e si procede come indicato al paragrafo relativo al CASO 1.
− In caso di diagnosi di patologia diversa da COVID-19, il MMG redigerà una attestazione che l’operatore può
rientrare scuola poiché è stato seguito il percorso diagnostico-terapeutico e di prevenzione per COVID-19 di
cui al punto precedente e come disposto da documenti nazionali e regionali.
− Si sottolinea che gli operatori scolastici hanno una priorità nell’esecuzione dei test diagnostici.
CASO 5 – Nel caso di un numero elevato di assenze in una classe
− Il Coordinatore di classe informa il referente Covid nel caso si verifichi un numero elevato di assenze
improvvise di studenti in una classe (es. 40%; il valore deve tenere conto anche della situazione delle altre
classi) o di insegnanti.
− Il referente scolastico per il COVID-19 deve comunicare al DdP se si verifica un numero elevato di assenze
improvvise di studenti in una classe o di insegnanti.
− Il DdP effettuerà un’indagine epidemiologica per valutare le azioni di sanità pubblica da intraprendere, tenendo
conto della presenza di casi confermati nella scuola o di focolai di COVID-19 nella comunità.
CASO 6 – Catena di trasmissione non nota
− Qualora un alunno risultasse contatto stretto asintomatico di un caso di cui non è nota la catena di
trasmissione, il DdP valuterà l’opportunità di effettuare un tampone contestualmente alla prescrizione della
quarantena. Il tampone avrà lo scopo di verificare il ruolo dei minori asintomatici nella trasmissione del virus
nella comunità.
CASO 7 – Alunno o operatore scolastico convivente di un caso
Si sottolinea che qualora un alunno o un operatore scolastico fosse convivente di un caso, esso, su valutazione
del DdP, sarà considerato contatto stretto e posto in quarantena. Eventuali suoi contatti stretti (esempio
compagni di classe dell’alunno in quarantena), non necessitano di quarantena, a meno di successive
valutazioni del DdP in seguito a positività di eventuali test diagnostici sul contatto stretto convivente di un caso
(si consulti il paragrafo successivo CASO 8).
CASO 8 – Alunno o operatore scolastico contatto stretto di un contatto stretto di un caso
− Si sottolinea che, qualora un alunno o un operatore scolastico risultasse contatto stretto di un contatto stretto
(ovvero nessun contatto diretto con il caso), non vi è alcuna precauzione da prendere a meno che il contatto
stretto del caso non risulti successivamente positivo ad eventuali test diagnostici disposti dal DdP e che
quest’ultimo abbia accertato una possibile esposizione. In quel caso, la valutazione dello stato di contatto
stretto è di competenza del DdP e le azioni sono intraprese dopo una valutazione della eventuale esposizione.
Se un alunno/operatore scolastico risulta COVID-19 positivo, il DdP valuterà di prescrivere la quarantena a
tutti gli studenti della stessa classe e agli eventuali operatori scolastici esposti che si configurino come contatti
stretti. La chiusura di una scuola o parte della stessa dovrà essere valutata dal DdP in base al numero di casi
confermati e di eventuali cluster e del livello di circolazione del virus all’interno della comunità. Un singolo caso confermato in una scuola non dovrebbe determinarne la chiusura soprattutto se la trasmissione nella comunità non è elevata. Inoltre, il DdP potrà prevedere l’invio di unità mobili per l’esecuzione di test diagnostici presso la struttura scolastica in base alla necessità di definire eventuale circolazione del virus.
CASO 9 – Alunno o operatore scolastico positivi al virus SARS-CoV-2
a) Pulizia e disinfezione straordinaria della scuola
Deve essere effettuata una pulizia e disinfezione supplementare rispetto alle ordinarie attività di pulizia, se
sono trascorsi non più di 7 giorni da quando la persona positiva ha visitato o utilizzato la struttura scolastica,
sulla base delle seguenti indicazioni:
▪ Chiudere le aree utilizzate dalla persona positiva al virus SARS-CoV-2 fino al completamento della
pulizia e disinfezione.
▪ Aprire porte e finestre per favorire la circolazione dell’aria nell’ambiente.
▪ Pulire e disinfettare tutte le aree utilizzate dalla persona positiva, come uffici, aule, mense, bagni e
spazi comuni, comprendendo anche oggetti/arredi/attrezzature presenti in tali aree.
▪ Continuare in seguito con la pulizia e la disinfezione ordinaria.
b) Interfaccia Dipartimento di Prevenzione-Scuola
In presenza di casi confermati COVID-19, il Dipartimento di Prevenzione competente territorialmente effettua
l’indagine epidemiologica volta ad espletare le attività di contact tracing (ricerca e gestione dei contatti). Per
gli alunni ed il personale scolastico individuati come contatti stretti del caso confermato COVID-19 il
Dipartimento di Prevenzione provvederà alla prescrizione della quarantena per i 14 giorni successivi all’ultima
esposizione. Per agevolare le attività di contact tracing, il referente scolastico per COVID-19, nel rispetto delle
disposizioni della vigente normativa europea e nazionale in materia di protezione dei dati personali, dovrà:
▪ fornire l’elenco degli studenti della classe in cui si è verificato il caso confermato;
▪ fornire l’elenco degli insegnanti/educatori che hanno svolto l’attività di insegnamento all’interno della
classe in cui si è verificato il caso confermato;
▪ fornire elementi per la ricostruzione dei contatti stretti avvenuti nelle 48 ore prima della comparsa dei
sintomi e quelli avvenuti nei 14 giorni successivi alla comparsa dei sintomi. Per i casi asintomatici,
considerare le 48 ore precedenti la raccolta del campione che ha portato alla diagnosi e i 14 giorni
successivi alla diagnosi;
▪ indicare eventuali alunni/operatori scolastici con fragilità;
– fornire eventuali elenchi di operatori scolastici e/o alunni assenti.
c) Elementi per la valutazione della chiusura di una parte o dell’intero servizio educativo/istituzione scolastica
La chiusura di un servizio educativo/istituzione scolastica, o parte delle stesse, è disposta da parte del Responsabile del Servizio/Dirigente Scolastico sulla base dei provvedimenti adottati dal Dipartimento di Prevenzione in base al numero di casi confermati e di eventuali cluster e del livello di circolazione del virus all’interno della comunità.
Un singolo caso confermato in una scuola non dovrebbe determinarne la chiusura soprattutto se la trasmissione nella comunità non è elevata. Inoltre, il Dipartimento di Prevenzione potrà prevedere l’invio di unità mobili per l’esecuzione di test diagnostici presso la struttura scolastica in base alla necessità di definire eventuale circolazione del virus.
Per approfondimenti si rimanda alla specifica documentazione reperibile all’indirizzo web
Si allega schema riassuntivo.
Pescia (PT), 19/09/2020
La Dirigente Scolastica
Prof.ssa Antonella Gesuele